A Pisa è nato il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud contro gli usi ed abusi della psichiatria.
Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista " della mente ma siamo tutte persone
interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull'intero corpo sociale.
Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate
a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società.
E' arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le
pratiche psichiatriche e di smascherare l'interesse economico che si cela dietro
l'invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.
Ci proponiamo di fornire:
- un aiuto legale
- informazione sui farmaci e sui loro effetti
collaterali
- denunciare le violenze e gli abusi della psichiatria

Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgano
tutti i martedì alle 21:30 c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a PISA
per info : antipsichiatriapisa@inventati.org
3357002669

attivo il nuovo sito del collettivo
www.artaudpisa.noblogs.org

venerdì 17 febbraio 2023

PERUGIA sabato 4 marzo presentazione di "MORTI IN UNA CITTA' SILENTE" c/o Circolo Island

 

 PERUGIA SABATO 4 MARZO 2023 c/o Circolo Island (fermata minimetrò Madonna Alta)
alle ore 18 il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud e il Circolo ISLAND presentano:
MORTI IN UNA CITTA’ SILENTE.
La strage dell’8marzo 2020 nel carcere Sant’Anna di Modena
di Sara Manzoli edizioni Sensibili alle Foglie
sarà presente l’autrice
 
 a seguire Aperitivo e proiezione in loop del cortometraggio "Ottarde" con Filippo Timi di Olivia, Feligioni, Zanchi
 
Il giorno 8 marzo 2020 alle porte del primo lockdown nazionale, scoppiano rivolte in tutte le carceri della penisola. I detenuti si ribellano alla sospensione dei colloqui con i familiari, delle attività trattamentali con gli operatori esterni, e alla paura dei contagi in un luogo in cui è praticamente impossibile mantenere – quello che da lì a poco risuonerà come un mantra – il “distanziamento sociale”. Nella Casa Circondariale di Modena si conteranno nove morti, tredici in tutta Italia. Quella del Sant’Anna diventerà la rivolta carceraria che conterà più morti della storia repubblicana. A corpi ancora caldi queste morti verranno attribuite a overdose di metadone e benzodiazepine, ipotesi che verrà confermata senza un dibattimento processuale quindici mesi dopo. Morti i cui corpi freddi parlano di violenze subite, morti di cui non parlerà quasi nessuno, morti in un contesto sociale totalmente indifferente al destino dei migranti, in mare come in carcere. Solo una piccola parte di questa città decide di non tacere e dà vita al Comitato Verità e Giustizia per i morti del Sant’Anna, che fin dai primi momenti s’impegnerà a tenere alta l’attenzione su questa tragica pagina di storia cittadina e nazionale, e da cui nasce anche l’idea di questo libro.
 
 
 

Collettivo Antipsichiatrico "Antonin Artaud" Pisa - 2007 antipsichiatriapisa@inventati.org