A Pisa è nato il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud contro gli usi ed abusi della psichiatria.
Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista " della mente ma siamo tutte persone
interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull'intero corpo sociale.
Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate
a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società.
E' arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le
pratiche psichiatriche e di smascherare l'interesse economico che si cela dietro
l'invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.
Ci proponiamo di fornire:
- un aiuto legale
- informazione sui farmaci e sui loro effetti
collaterali
- denunciare le violenze e gli abusi della psichiatria

Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgano
tutti i martedì alle 21:30 c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a PISA
per info : antipsichiatriapisa@inventati.org
3357002669

attivo il nuovo sito del collettivo
www.artaudpisa.noblogs.org

sabato 17 marzo 2007

SEMINARIO ANTIPSICHIATRICO SUGLI PSICOFARMACI

VENERDI' 23 MARZO
ORE 18 C/O Spazio Pubblico Autogestito REBELDIA
in via Battisti, 51 a Pisa..
nell'ambito dei SEMINARI DI INFORMAZIONE SULLE SOSTANZE PSICOATTIVE
per una corretta informazione sulla natura delle sostanze e
per una cultura dell'uso critico e consapevole in un'ottica di riduzione del danno
organizzati dall'OSSERVATORIO ANTIPROIBIZIONISTA

Venerdì 23 marzo 2007 ci sarà un seminario sulle SOSTANZE LEGALI
a cura del Collettivo Antipsichiatrico A.Artaud di Pisa
l'incontro si svolgerà alle ore 18 nel Cinemaltrove dello Spazio Pubblico Autogestito Rebeldia
in via Battisti, 51 a Pisa

martedì 6 marzo 2007

CONFERMATA CONDANNA ALLA PSICHIATRA D.M.


(NDR apr 2016)
“Detta sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Firenze,
non è stata valutata dalla Corte di Cassazione perché è maturata la prescrizione. “


Giovedì 22/02/2007 la Corte D'Assise D' Appello di Firenze ha condannato a sei mesi, per lesioni gravi e colpose, la psichiatra D. M. (membro dell' equipe psichiatrica del dipartimento di Psichiatria dell'Università di Pisa) confermando la sentenza già emessa in primo grado, il 24 novembre del 2005.

La psichiatra è stata, inoltre, condannata a pagare 10.000 euro di risarcimento alla famiglia, per danni morali, e 2500 euro di spese legali. La condanna arriva al termine di un processo iniziato 7 anni fa, quando nel 1999 la dottoressa D.M. prescrisse ad una bambina di 11 anni, con problemi di peso, due farmaci in sperimentazione (il Topamax,un antiepilettico e il Fevarin,un antidepressivo),basando la “cura” sull'efficacia di uno dei numerosi effetti collaterali dei farmaci stessi( la perdita di peso).
Oltre a non aver raggiunto nessun risultato , in termini di dimagrimento,ma soltanto una serie di danni fisici a catena, (allucinazioni, perdita della vista, coliche renali) ci preme sottolineare come
la dottoressa abbia agito, senza un reale consenso informato dei genitori e addirittura aumentando le dosi previste, in modo completamente arbitrario.

Entrambi i farmaci nel 1999 non erano ancora nel prontuario farmaceutico e sul Topamax esistevano solo tre studi, fatti negli USA, di cui due sugli animali e uno su una donna di 37 anni.

L’autorizzazione per la sperimentazione del Topamax, è stata concessa nel 2000 all' Istituto di neuropsichiatria infantile Stella Maris di Pisa  per somministrarlo su circa 20 bambini per la cura del disturbo bipolare(“malattia”? che alterna stati di tristezza e di felicità!!).
Tra l'altro la Stella Maris, è stata promotrice nel 2002 del Progetto Prisma, uno studio che si proponeva di individuare nelle scuole l’ADHD (deficit di attenzione e iperattività), al fine di controllare alcuni comportamenti ritenuti anormali.
Mentre la sperimentazione del Fevarin fu affidata sempre nel 2000 alla clinica psichiatrica Universitaria di Pisa.
Risultano quindi evidenti i collegamenti tra la psichiatria pubblica e la sperimentazione illegale attuata dalla dottoressa D.M. in una clinica privata, considerando anche il fatto che quest’ultima ha utilizzato il ricettario dell’Asl di Pisa e ha fatto compilare alla bambina un test per adulti ritrovato dai carabinieri a Pisa, in un pc del S. Chiara. Non ci stupisce che questa storia coinvolga gli psichiatri pisani, che sono soliti utilizzare pratiche brutali e disumane, anche prive di fondamenti scientifici, come l’elettroshock.
La Tec (terapia elettro convulsiva) consiste infatti nel far passare corrente elettrica ad alto voltaggio attraverso due elettrodi posti sulle tempie, provocando effetti che vanno dalla perdita di conoscenza e convulsioni nei casi più lievi, fino all’arresto cardiaco o respiratorio con conseguenze anche mortali.

Prescrivere ad una bambina di 11 anni farmaci in dosi massicce per provocare volontariamente gli effetti collaterali e per delle cure per cui non sono indicati, ci fa riflettere su come la psichiatria sia una pseudoscienza che procede per tentativi usando le persone come cavie, mostrando ancora una volta di non preoccuparsi della reale salute delle persone ma di rivendicarsi un autonomo ruolo di controllo, che ultimamente si sta espandendo capillarmente intervenendo con una medicalizzazione anche dei bambini.

Questa triste storia non è che il frutto della medicalizzazione di massa che subiamo quotidianamente e degli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche. Oltre il 30% della popolazione si "aiuta" con benzodiazepine per "riposare" e più del 10% ne fa uso senza prescrizione medica. Infatti, in alcune farmacie valium, tavor e minias vengono distribuiti come caramelle. Ogni tipo di eminente "specialista" giustifica dermatiti, cefalee, dolori articolari come "disturbi da stress" curabili facilmente con la panacea ansiolitica. Conosciamo bene l'uso "innovativo" ed eclettico dei farmaci...... anfetamine utilizzate come calmante per bambini agitati e pesanti sedativi per rallegrare stati di tristezza. La silente normalità delle cure psichiatriche vive di questi paradossi quotidiani.

Siamo contrari a questa psichiatrizzazione di massa e vogliamo denunciare la psichiatria che sotto la sua presunta scientificità mostra il suo reale aspetto di istituzione totale atta al controllo e al mantenimento dell’ordine sociale, assecondando solamente gli interessi dei colossi farmaceutici.
Nonostante non sia stata messa in discussione l'abilitazione alla pratica medica della D.M. e non ci sia stata una condanna per sperimentazione, la sentenza di oggi è comunque importante, perché rappresenta un precedente, per rompere il silenzio che spesso si crea intorno a chi subisce gli abusi della psichiatria,per contrastare la sperimentazione selvaggia e la somministrazione illimitata di psicofarmaci.

collettivo antipsichiatrico antonin artaud-pisa

Collettivo Antipsichiatrico "Antonin Artaud" Pisa - 2007 antipsichiatriapisa@inventati.org