A Pisa è nato il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud contro gli usi ed abusi della psichiatria.
Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista " della mente ma siamo tutte persone
interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull'intero corpo sociale.
Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate
a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società.
E' arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le
pratiche psichiatriche e di smascherare l'interesse economico che si cela dietro
l'invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.
Ci proponiamo di fornire:
- un aiuto legale
- informazione sui farmaci e sui loro effetti
collaterali
- denunciare le violenze e gli abusi della psichiatria

Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgano
tutti i martedì alle 21:30 c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a PISA
per info : antipsichiatriapisa@inventati.org
3357002669

attivo il nuovo sito del collettivo
www.artaudpisa.noblogs.org

martedì 26 marzo 2013

CIAO COMPAGNO ROMA….

Questa notte ci ha lasciato il compagno “ROMA” Raffaele Bonaccorsi del telefono viola di Milano. In questi anni ci ha sempre aiutato e sostenuto nella comune lotta contro gli abusi della psichiatria. Un abbraccio Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa

venerdì 15 marzo 2013

ven 22 e sab 23 marzo 2 iniziative antipsichiatriche a Livorno

VENERDI' 22 e SABATO 23 MARZO a LIVORNO due iniziative antipsichiatriche a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa all'interno del Cattivo Festival che si svolgerà c/o il Teatro Officina REFUGIO (scali del refugio 8) il Cattivo Festival ci sarà dal 20 al 23 Marzo vedi programma completo su: teatrofficinarefugio.tumblr.com venerdi 22 marzo ore 18.30 dibattito sugli stati di prigionia e ipotesi libertarie: presentazione della campagna Liberi dall'ergastolo a cura di Nicola Valentino presentazione con l'autrice del libro "Le ali dipinte " di Simona Musolino - 2012 edizioni Sensibili alle foglie a cura del collettivo Antipsichiatrico A.Artuad.-Pisa LIBEDI DALL'ERGASTOLO è una proposta emersa il 23 giugno 2012 all’interno del gruppo di persone che si sono recate al cimitero degli ergastolani dell’isola di Santo Stefano (Ventotene), nel quadro dell’iniziativa “Porta un fiore per l’abolizione dell’ergastolo”. http://liberidallergastolo.wordpress.com/ LE ALI DIPINTE è la storia di vita di una donna che attraversa molti mondi diversi e non accetta di appartenere ad altri che a sé. Nel suo cammino, irto di ingiustizie e violenze, in cerca di dignità, concepisce un modo di pensare e di sentire che non trovano corrispondenza. Condannata all’esclusione sociale in quanto donna, migrante e povera, vive esperienze di marginalità. Dal racconto delle sue esperienze emergono l’ottusità e la violenza del mondo della scuola e del lavoro, ma anche della famiglia e dei gruppi che si pongono in maniera critica verso il sistema sociale e politico. sabato 23 marzo ore 18.30 dibattito sugli stati di prigionia e ipotesi libertarie: presentazione della mostra fotografia e video del laboratorio teatrale progetto MURI realizzato all'interno dell'OPG di Montelupo Fiorentino a seguire narrazioni su OPG e istituzioni psichiatriche, CIE e stati di prigionia legati alle situazioni lavorative. a cura del collettivo Antipsichiatrico A.Artuad.-Pisa Cattivo Festival. Cattivo è il prigioniero, il catturato. perchè cattivo non è il contrario di buono. tornando infatti al senso autentico della parola cattivo - “captivus” (prigioniero, schiavo) da captare ovvero impadronirsi- si apprende che il suo utilizzo risale agli antichi romani per indicare i prigionieri di guerra, i catturati ridotti in schiavitù. Oltre alle pure prigionie in carceri vecchi e nuovi - dagli ospedali psichiatrici giudiziari e non, alle case circondariali e ai cie, i centri di detenzione per i migranti istituiti nel 2009 - le forme odierne della cattività ormai investano continuamente l'agire quotidiano senza che alcuna apparente azione coercitiva diretta intervenga ad istituirle. I contesti catturanti legati alle condizioni scolastiche, lavorative ed econimiche ma anche ad aspetti più intimi e familiari; l'attuale condizione delle donne; il contemporaneo contesto culturale, espressivo e miediatico sembrano avere appreso i metodi segreganti delle istituzioni totali per una messa a punto di una sorta di gabbia universale che rende tutti cattivi, tutti presi e catturati. Quel che il teatrofficina si propone, oltre a far riflettere sull'uso di questa parola che s'incontra subito da bambini, è una messa a conoscienza e condivisione dei meccanismi limitativi della libertà proponendo esempi ed ipotesi di rimozioni di questi limiti. Per far questo con il teatrofficina refugio, come molte altre volte in passato su questi temi, ha potuto contare sulla presiosa collaborazione del Collettivo Antonino Artaud di Pisa per cui è stato possibile organizzare molte delle iniziative in programma al fine di riflettere sulla sovrapposizione del significato della parola cattiveria a quello di cattività. Dall'uso originario di captivus per i prigionieri di guerra degli antichi romani, nel medioevo il potere cattolico coniò il terminie captivus diaboli per i malvagi, ovvero prigionieri del diavolo. Nei secoli successivi la parola diaboli scompare per motivi legati all'economia linguistica orale e scritta ed ecco il perchè cattivo diviene col tempo il contrario di buono. per info: teatrofficinarefugio@gmail.com antipsichiatriapisa@inventati.org

Collettivo Antipsichiatrico "Antonin Artaud" Pisa - 2007 antipsichiatriapisa@inventati.org