A Pisa è nato il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud contro gli usi ed abusi della psichiatria.
Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista " della mente ma siamo tutte persone
interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull'intero corpo sociale.
Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate
a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società.
E' arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le
pratiche psichiatriche e di smascherare l'interesse economico che si cela dietro
l'invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.
Ci proponiamo di fornire:
- un aiuto legale
- informazione sui farmaci e sui loro effetti
collaterali
- denunciare le violenze e gli abusi della psichiatria

Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgano
tutti i martedì alle 21:30 c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a PISA
per info : antipsichiatriapisa@inventati.org
3357002669

attivo il nuovo sito del collettivo
www.artaudpisa.noblogs.org

mercoledì 25 novembre 2020

Articolo su Mad in Italy: E’ ufficiale: gli antidepressivi provocano dipendenza

 Pubblichiamo questo articolo apparso su MAD in ITALY . E' molto interessante l'opuscolo informativo pubblicato dal Royal College of Psychiatry dove si legge che gli Antidepressivi hanno vari rischi legati alla sospensione dei farmaci e si trovano le linee guida per una loro dismissione sicura.

https://mad-in-italy.com/2020/09/e-ufficiale-gli-antidepressivi-provocano-dipendenza/

In Inghilterra, il Royal College of Psychiatry pubblica l’opuscolo informativo degli Antidepressivi riportando i rischi legati alla sospensione dei farmaci e le linee guida per una loro dismissione sicura.

Le informazioni su di esso riportate sono in contrasto con quelle comunemente date da molti psichiatri, che sottovalutano la dipendenza generata dai farmaci e confondono le crisi di astinenza con le ricadute.

James Davies, psicologo inglese co-fondatore del Council for Evidence-based Psychiatry (CEP UK) e segretario del All-Party Parliamentary Group for Prescriptions Drug Dependence annuncia oggi che il Royal College of Psychiatry pubblica il nuovo opuscolo informativo per i pazienti, intitolato “Stopping Antidepressants”.

L’ opuscolo informativo sui farmaci antidepressivi, frutto di anni di lavoro di ricercatori, attivisti e delle comunità delle persone danneggiate dagli antidepressivi, è in contrasto con le descrizioni degli effetti di dismissione provocati degli antidepressivi visti come esperienza relativamente positiva per la maggior delle persone, data fino a poco tempo fa.

Il nuovo opuscolo informativo segue le linee guida NICE aggiornate, riconoscendo che mentre i sintomi di astinenza, quando si dismettono gli antidepressivi, possono essere lievi e relativamente di breve durata per alcuni, per molti altri possono essere gravi e protratti, per settimane, mesi o oltre.

L’opuscolo informativo riconosce anche che non è possibile prima dell’uso prevedere chi andrà incontro a gravi effetti di sospensione, pertanto tutti devono essere informati, prima di iniziare il trattamento, che potrebbero avere tali sintomi.

La comunicazione di questo rischio attraverso il Consenso informato è molto importante, in quanto la percentuale di persone che sperimentano diversi gradi di sintomi è alta, riguardando da un terzo alla metà delle persone che assumono antidepressivi.

Il nuovo opuscolo informativo indica anche che l’astinenza provocata dalla sospensione del farmaco può essere confusa con una ricaduta, soprattutto perché le reazioni di astinenza (come aumento dell’ansia o depressione) possono rispecchiare le stesse esperienze che hanno portato molte persone ad accettare una prescrizione di antidepressivi.

L’opuscolo informativo offre alcuni suggerimenti utili per distinguere l’astinenza da una ricaduta, ma soprattutto riconosce che questi non costituiscono scienza esatta, il che, sostiene Davies, implica che i medici devono ascoltare e rispettare le opinioni dei loro pazienti riguardo il significato dei sintomi che sperimentano durante la sospensione.

Nel nuovo opuscolo informativo la depressione non viene più descritta come causata da uno squilibrio chimico che gli antidepressivi in qualche modo correggono (modello organicista o bio-medico, ndr).

Riconosce più cautamente, invece, che gli antidepressivi provocano un aumento dei livelli di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina e che il cervello si adatta lentamente, nel tempo, ai nuovi livelli.

La conseguenza di ciò è che se un antidepressivo viene sospeso rapidamente, il cervello avrà bisogno di tempo per adattarsi alla sua assenza. Questo periodo di riadattamento, si suppone, è ciò che determina la reazione da sospensione.

L’opuscolo informativo, quindi, suggerisce che la sospensione del farmaco deve avvenire in modo molto graduale e ad un ritmo in linea con i bisogni e le esperienze della persona, cosa che gli attivisti chiedono da molto tempo. Offre, inoltre alcuni protocolli generici di sospensione come guida iniziale.

Le informazioni contenute nel nuovo opuscolo informativo riguardo ai potenziali rischi legati alla sospensione degli antidepressivi contrastano significativamente con quelle date da molti psichiatri dell’establishment fino a un paio di anni fa.

Davies ritiene che questo importante risultato sia anche il frutto dell’impegno dei membri del CEP, attraverso la loro ricerca e le pubblicazioni pertinenti, l’avvio della recente revisione della Public Health England sulla dipendenza da farmaci da prescrizione e la loro sospensione, e il lavoro come esperti consulenti sulla revisione, la collaborazione con il NICE nell’ottenere aggiornate le linee guida per la sospensione e il feedback dato al Royal College per quanto riguarda le questioni spinose relative alla sospensione degli antidepressivi più in generale.

Infine, continua Davies, una grossa parte del merito va soprattutto agli utenti dei servizi psichiatrici, agli enti di beneficenza per la sospensione degli psicofarmaci, ai membri dei forum di supporto on-line, ai membri delle comunità dei danneggiati da farmaci che si sono battuti con coraggio su questo tema e “A loro va la nostra più grande gratitudine e per loro dobbiamo tutti continuare la lotta per un adeguato sostegno e supporto nazionale per la sospensione degli psicofarmaci”.

martedì 24 novembre 2020

LO SPORTELLO D'ASCOLTO E' SOSPESO

 

CAUSA EMERGENZA COVID LO SPORTELLO D'ASCOLTO ANTIPSICHIATRICO E' SOSPESO. RIAPRIREMO APPENA SARà POSSIBILE.

Collettivo Antipsichiatrico Antonino Artaud

antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 335 7002669

giovedì 22 ottobre 2020

ANNULATE LE DUE SERATE di PISA e LIVORNO!

 

ANNULATE LE DUE SERATE di PISA e LIVORNO!

Putroppo causa emergenza covid siamo costretti a rinviare a data da destinarsi le due serate previste a Pisa e Livorno la prossima settimana. Speriamo di poterle fare al più presto.

Il Collettivo Artaud

martedì 20 ottobre 2020

PISA giovedì 29/10 "CICATRICI" al Caracol 2 PERFORMANCE POETICHE con Guido Celli e Elisabetta Cipolli

PISA GIOVEDI’ 29 OTTOBRE c/o Circolo Arci CARACOL in via Carlo Cattaneo 64

dalle ore 21 il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud presenta

CICATRICI

perfomance poetica

“SCEMA (Poema)” di Elisabetta Cipolli  

“Scema, tenta di ripercorrere la storia, anche sonora, proprio di questa parola largamente usata, tentando di approfondire il ruolo svolto dal linguaggio nei processi di esclusione e di stigmatizzazione sociale.”

“I DUE LATI DELLA STESSA CICATRICE” di Guido Celli

In nido alla famiglia avviene la prima ferita che un figlio dovrà ricucirsi dentro, nascendosi ancora, ripetutamente, dall'utero delle proprie risorse.

ATTO I  ERA SOLO UN RAGAZZO [Sensibili alle foglie, Roma 2019]Il rapporto violento fra padre e figlio. Per una pedagogia dei padri.

ATTO II  MADRE MATERNO [Sensibili alle foglie, Roma 2020] Il materno indegno del figlio. Benedizione immeritata. Cosa resta della madre nel cuore avvoltoio di ciò che nasce.

il numero dei partecipanti è limitato a causa della normativa Anti-Covid quindi è necessaria e consigliata la prenotazione.

Per info:

antipsichiatriapisa@inventati.org

 

 


 

giovedì 8 ottobre 2020

giovedì 29/10 a PISA Venerdì 30/10 a LIVORNO il collettivo Artaud presenta: CICATRICI due serate di perfomance poetica

a PISA GIOVEDI’ 29 OTTOBRE c/o Circolo Arci CARACOL in via Carlo Cattaneo 64 

a LIVORNO VENERDI’ 30 OTTOBRE c/o Teatro Officina Refugio in Scali del Refugio 8

il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud presenta:

CICATRICI due serate di perfomance poetica dalle ore 21

“SCEMA (Poema)” di Elisabetta Cipolli  

“Scema, tenta di ripercorrere la storia, anche sonora, proprio di questa parola largamente usata, tentando di approfondire il ruolo svolto dal linguaggio nei processi di esclusione e di stigmatizzazione sociale.”

“I DUE LATI DELLA STESSA CICATRICE” di Guido Celli

In nido alla famiglia avviene la prima ferita che un figlio dovrà ricucirsi dentro, nascendosi ancora, ripetutamente, dall’utero delle proprie risorse.

ATTO I  ERA SOLO UN RAGAZZO [Sensibili alle foglie, Roma 2019]Il rapporto violento fra padre e figlio. Per una pedagogia dei padri.

ATTO II  MADRE MATERNO [Sensibili alle foglie, Roma 2020] Il materno indegno del figlio. Benedizione immeritata. Cosa resta della madre nel cuore avvoltoio di ciò che nasce.

 

Per info: antipsichiatriapisa@inventati.org


 

martedì 29 settembre 2020

"CONVERSAZIONI CON UN RIVOLUZIONARIO. AUTOBIOGRAFIA di MAURO DAMIANI" a cura di MAURO DAMIANI e GIULIA SPALLA

 CONVERSAZIONI CON UN RIVOLUZIONARIO

AUTOBIOGRAFIA DI MAURO DAMIANI di MAURO DAMIANI e GIULIA SPALLA

PREFAZIONE DEL COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO ANTONIN ARTAUD

EDIZIONI SENSIBILI ALLE FOGLIE

Giulia e Mauro si sono conosciuti quindici anni fa. Li ha uniti per lungo tempo un percorso dipsicoterapia e una profonda passione per la politica. Non si sono mai persi di vista e, recentemente,quando Mauro ha provato il desiderio di raccogliere la sua storia, ha trovato in Giulia la possibilitàdi realizzarlo. È iniziato un percorso durato alcuni anni, in cui i due si sono ritrovati per parlare,ascoltare, ridere, piangere e commuoversi insieme. Mauro desiderava raccontare al mondo le suesofferenze, il rapporto con lo stigma della malattia mentale, la paura, la solitudine, i fantasmi di unavita. Ma voleva parlare anche dei successi, delle amicizie, degli amori, dei percorsi di sostegnointrapresi per uscire dal dolore. E lo ha fatto senza vergogna, innamorandosi di quello che è stato,della capacità di cambiare, di quel Mauro fragile e forte al tempo stesso, che ha saputo con dolcezzae autenticità attraversare la sua vita e risollevarsi.

GIULIA SPALLA, psicoterapeuta, esperta in metodologie autobiografiche. Da alcuni anni dedica lasua professionalità alla scrittura autobiografica in svariati contesti.

MAURO DAMIANI, geometra; ha lavorato come portiere di un presidio sanitario, adesso è inpensione. Si dedica alle sue passioni: la lettura, la musica e la militanza nel movimento politico.

Il COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO ANTONIN ARTAUD, nato nel 2005 a Pisa, si proponecome un gruppo sociale che, costruendo occasioni di confronto e di dialogo, vuole sostenere lepersone maggiormente colpite dal pregiudizio psichiatrico. Nel 2014, per queste edizioni, hapubblicato Elettroshock.

lunedì 24 agosto 2020

IL REPARTO PSICHIATRICO DELL’OSPEDALE GIOVANNI XXIII DI BERGAMO DEVE ESSERE CHIUSO!

 

sul nostro sito abbiamo pubblicato il documento dell'Associazione Dalle Ande agli Appennini

IL REPARTO PSICHIATRICO DELL’OSPEDALE GIOVANNI XXIII DI BERGAMO,DOVE ELENA CASETTO È MORTA BRUCIATA VIVA LEGATA MANI E PIEDI A UN LETTO DI CONTENZIONE,DEVE ESSERE CHIUSO!

 https://artaudpisa.noblogs.org/post/2020/08/24/il-reparto-psichiatrico-dellospedale-giovanni-xxiii-di-bergamo-deve-essere-chiuso/

domenica 23 agosto 2020

Modulo Diffida Depot

Oggetto: revoca consenso alla somministrazione per via intramuscolare della terapia
farmacologica predisposta dal DSM di riferimento.

Il sottoscritto _______________ con la presente revoca il proprio consenso alla somministrazione per via intramuscolare del farmaco neurolettico iniziata nel mese
di presso il CIM di .

Il medesimo dichiara di non essere stato, al momento della prima accettazione della terapia, sufficientemente dotto circa gli effetti collaterali a breve e lungo termine, o comunque di non essere stato in quel momento capace di comprendere appieno quanto espostole, a causa dell’esposizione a forti dosaggi di benzodiazepine;
In seguito alla prima e seconda somministrazione del farmaco si sono manifestati indesiderabili effetti collaterali, tra i quali grave rallentamento delle capacità cognitive e confusione mentale, che non si devono strumentalmente considerare sintomi patologici ma esclusivamente effetti collaterali della terapia psichiatrica somministrata per depot.
Fa inoltre presente che la ‘comodità’ per il CIM dell’iniezione mensile, rispetto alla terapia per somministrazione orale, non giustifica l’esposizione del paziente a effetti indesiderati tanto violenti, fisicamente rischiosi e psicologicamente devastanti.
La preoccupazione,espressa ripetutamente dal personale sanitario, che la terapia non sia assunta regolarmente, non è certamente sintomo di voler creare le necessarie condizioni per costruire un rapporto di fiducia tra il paziente e il suo medico di riferimento.

Non dovrebbe essere necessario ricordare che, dall’entrata in vigore della legge 180/78, il paziente psichiatrico ha il diritto di decidere circa la propria salute, qualora non sussistano gli estremi che legittimino il ricorso al TSO, come nel mio caso in cui
non viene minimamente espresso un rifiuto della terapia farmacologica.

Il consenso, per essere valido, deve essere:

Personale: non ammessa la rappresentanza di terzi

Libero e spontaneo: deve essere frutto di una scelta non condizionata o vincolata, senza errori o
inganni, libero da coartazione, dalla dipendenza terapeutica e dalla supremazia dell’operatore

Cosciente: personalizzato, basato sulla valutazione dell’informazione, sulle possibili conseguenze
di trattamento e di non trattamento, e di alternative tra cure possibili.

Attuale: va dato ogni volta, prestazione per prestazione, prima di essa e revocato in qualsiasi

momento dall’interessato/a.

Manifesto: va acquisito con passi chiari e precisi, non è sufficiente l’assenza di dissenso o la

presenza di un consenso tacito né è ritenuto implicito nel rapporto tra medico e paziente

Richiesto: da parte del medico il quale ha il dovere di fornire tutti gli elementi necessari perchè

le caratteristiche del consenso siano tutte rispettate.

Recettizio: ha effetto nel momento in cui il medico destinatario ne viene a conoscenza.

Quanto sopra premesso la sottoscritta chiede la sostituzione del farmaco sopraddetto con il suo equivalente da somministrare per via orale. impegnandosi fin d’ora a seguire tutte le indicazioni terapeutiche propostale dal Medico Curante.

DIFFIDA

il CIM a proseguire il trattamento con depot contro la volontà qui esposta, ritenendo
il CIM ed il suo personale responsabile a tutti gli effetti giuridici di qualsiasi conseguenza, diretta o indiretta, possa derivare dalla prosecuzione del trattamento.

Distinti saluti

venerdì 7 agosto 2020

COMUNICAZIONE PAUSA ESTIVA

 

COMUNICAZIONE PAUSA ESTIVA:

Le assemblee del collettivo Artaud  verranno sospese, causa pausa estiva, per due settimane. Riprenderanno martedì 25 agosto sempre alle 21:30 e sempre c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a Pisa.  Resta attivo il numero di telefono: 335 7002669. Lo sportello d’ascolto aprirà solo per le emergenze previa appuntamento telefonico.

 

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 335 7002669 Via S. Lorenzo 38 Pisa

martedì 4 agosto 2020

PER L'ABOLIZIONE DELLA CONTENZIONE ! PER LA CHIUSURA DEL SPDC DI BERGAMO!


lunedì 3 agosto 2020

LINK a trasmissione su Radio Onda Rossa: AGGIORNAMENTI sulla vicenda di Alice


LINK a trasmissione su Radio Onda Rossa: Aggiornamenti sulla vicenda di Alice:
https://www.ondarossa.info/newsredazione/2020/07/aggiornamenti-sulla-vicenda-alice
Con Radio Onda Rossa, come collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa, torniamo sulla vicenda di Alice Di Vita, una ragazza di 26 anni rinchiusa che il padre non riesce a vedere dal giorno del ricovero. Commentiamo anche l'aumento della pratica dei TSO e delle richieste di supporto che arrivano al collettivo.

Qui una lettera di Antonio Di Vita con gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda di Alice:
https://artaudpisa.noblogs.org/post/2020/07/23/aggiornamenti-sulla-vicenda-di-alice-di-vita/

giovedì 30 luglio 2020

TRATTAMENTI SANITARI O SEQUESTRI DI PERSONA? IL CASO DEL SIGNOR L.


TRATTAMENTI SANITARI O SEQUESTRI DI PERSONA?

Il signor L. giovedì 16 luglio è stato prelevato dalla sua abitazione da infermieri e vigili urbani con la forza senza nessun provvedimento di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) nei suoi confronti, senza nessuna notifica e senza nessuna visita psichiatrica. Il provvedimento di TSO è stato firmato dal sindaco solo dopo che è stato ricoverato in ospedale; infatti attualmente L. si trova da 2 settimane nel reparto SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) dell’ Ospedale Le Molinette di Torino.
Il signor L. vuole esercitare il proprio diritto di libera scelta fra proposte terapeutiche differenziate e concordate col medico curante, preferendo una somministrazione di tipo orale a quella per via intramuscolare del farmaco neurolettico Haldol, da anni somministrato con cadenza mensile. La somministrazione di tale farmaco provoca indesiderabili effetti collaterali di danno neurologico di cui il signor L. non è stato sufficientemente informato, ciò nonostante ha potuto lavorare al CNR, all’Università, al comune di Torino, alla Regione Piemonte, al MEPAEGE, al NeZZS, alla NASA-Astrobiology Istitute.
Poiché il consenso deve sempre essere personalizzato, basato sulla valutazione dell'informazione, sulle possibili conseguenze di trattamento e di non trattamento, e sempre attualizzato, e che il paziente ha il diritto di decidere circa la propria salute, non sussistono gli estremi che legittimino il ricorso al TSO, visto che non viene minimamente espresso un rifiuto della terapia farmacologica. Il consenso del signor L. al trattamento psichiatrico non è stato ricercato in nessun modo e nessuna informazione gli è stata fornita circa i farmaci somministrati per via intramuscolare ed orale all'interno del SPDC. Il signor L., oltre a non aver mai rifiutato le cure, non è mai stato trovato (né durante l'esecuzione del provvedimento da parte delle forze dell'ordine, né in reparto) in uno stato di alterazione mentale da rendere necessario il ricovero. Qualunque sia stato il problema che ha fatto innescare il trattamento (ad esempio una mancata presentazione alla mensile somministrazione di Haldol intramuscolare), lo si poteva risolvere diversamente.
Giovedì 23 luglio è scaduto il primo provvedimento di TSO e ad oggi non è stata né consegnata né firmata da L. nessuna richiesta di proroga del provvedimento. Pertanto denunciamo che il signor L. è, ad oggi giovedì 30 luglio, trattenuto in modo coatto. Ci auspichiamo che non sia ulteriormente trattenuto contro la sua volontà all’interno del reparto e che possa far rientro presso la sua abitazione al più presto.
Negli ultimi giorni di degenza in reparto è stato prospettato al signor L. il ricovero in una clinica privata convenzionata senza la sua approvazione. Un vero e proprio ricatto che sempre più spesso viene rivolto alle persone che dovrebbe essere invece dimesse senza condizioni.
Se, in teoria, la legge prevede il ricovero coatto solo in casi limitati e dietro il rispetto rigoroso di alcune condizioni, la realtà testimoniata da chi la psichiatria la subisce è ben diversa. Con grande facilità le procedure giuridiche e mediche vengono aggirate: nella maggior parte dei casi i ricoveri coatti sono eseguiti senza rispettare le norme che li regolano e seguono il loro corso semplicemente per il fatto che quasi nessuno è a conoscenza delle normative e dei diritti del ricoverato.
Perché molto spesso prima arriva l' ambulanza per portare le persone in reparto psichiatrico (SPDC) e poi viene fatto partire il provvedimento? Perché la persona non viene informata di poter lasciare il reparto dopo lo scadere dei sette giorni ed è trattenuto inconsapevolmente in regime di TSV (Trattamento Sanitario Volontario) ? Perché i pazienti che si recano in reparto in regime di TSV sono poi trattenuti in TSO al momento in cui richiedono di andarsene?
Perché i gravi danni dovuti alla somministrazione prolungata degli psicofarmaci non vengono presi in considerazione a livello sanitario?
Diffusa è la pratica di far passare, tramite pressioni e ricatti, quelli che sarebbero ricoveri obbligati per ricoveri volontari: si spinge cioè l’individuo a ricoverarsi volontariamente minacciandolo di intervenire altrimenti con un TSO. La funzione dell'ASO (Accertamento Sanitario Obbligatorio) è generalmente quella di portare la persona in reparto, dove sarà poi trattenuta in regime di TSV o TSO secondo la propria accondiscendenza con gli psichiatri.
Il TSO è usato, presso i CIM (Centri Igiene Mentale) o i Centri Diurni, anche come strumento di minacce quando la persona chiede di interrompere il trattamento o sospendere/scalare la terapia; infatti oggi l' obbligo di cura non si limita più alla reclusione in una struttura, ma si trasforma nell'impossibilità effettiva di modificare o sospendere il trattamento psichiatrico per la costante minaccia di ricorso al ricovero coatto cui ci si avvale alla stregua di uno strumento di oppressione e punizione.


Collettivo Antipsichiatrico Antonino Artaud

Collettivo Antipsichiatrico "Antonin Artaud" Pisa - 2007 antipsichiatriapisa@inventati.org