A Pisa è nato il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud contro gli usi ed abusi della psichiatria.
Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista " della mente ma siamo tutte persone
interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull'intero corpo sociale.
Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate
a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società.
E' arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le
pratiche psichiatriche e di smascherare l'interesse economico che si cela dietro
l'invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.
Ci proponiamo di fornire:
- un aiuto legale
- informazione sui farmaci e sui loro effetti
collaterali
- denunciare le violenze e gli abusi della psichiatria

Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgano
tutti i martedì alle 21:30 c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a PISA
per info : antipsichiatriapisa@inventati.org
3357002669

attivo il nuovo sito del collettivo
www.artaudpisa.noblogs.org

lunedì 12 novembre 2018

FIRENZE VENERDI’ 16 NOVEMBRE presentazione "STORIA DI ANTONIA" c/o CPA FI SUD


FIRENZE VENERDI’ 16 NOVEMBRE c/o CPA FI SUD in via Villamagna alle ore 19

La Libreria Majakovskij presenta:
 “Storia di Antonia. Viaggio al termine di un manicomio” di Dario Stefano Dell’Aquila e Antonio Esposito 
edizioni Sensibili Alle Foglie

Parteciperà al dibattito con gli autori il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

A seguire cena e concerto
<<"Ci legavano come Cristo in Croce". Le parole di Antonia Bernardini restituiscono l'inferno nel quale è costretta a vivere gli ultimi 15
mesi della sua vita: l'opg di Pozzuoli, dove viene internata, a seguito
di un banale diverbio, in attesa di un processo che non si svolgerà
mai. Antonia muore a causa delle ustioni riportate per l'incendio del
letto di contenzione sul quale era legata da 43 giorni. La sua fine
atroce destò scalpore, portò il tema dei manicomi criminali al centro
del dibattito pubblico, determinò la chiusura dell'istituto puteolano.
Venne istruito anche un processo che, dopo le condanne in primo grado,
si concluse in appello senza colpevoli. Per oltre 40 anni, su questa
storia è calato il silenzio. Qui se ne offre una ricostruzione
completa, realizzata recuperando materiale d'archivio inedito, il
dibattito dell'epoca, le testimonianze dei diversi protagonisti. Un
lavoro che tesse una dolorosa ma avvincente trama narrativa, nella quale
ritroviamo, con Antonia, la vita di altre donne, vittime di quella
stessa violenza istituzionale, e il dispositivo psichiatrico, le cui
logiche e prassi, seppure metamorfizzate, ripropongono, ancora oggi,
l'orizzonte manicomiale.>>

Collettivo Antipsichiatrico "Antonin Artaud" Pisa - 2007 antipsichiatriapisa@inventati.org