PISA GIOVEDì 23 APRILE: presentazione di "CAPACI di INTENDERE e di VOLERE" c/o Libreria Tra Le Righe
PISA GIOVEDI' 23 APRILE
c/o Libreria "TRA LE RIGHE"
in via Corsica 8 alle ore 17:30
la ConfederazioneCOBAS Pisa
e il Collettivo Antipsichiatrico
Antonin Artaud
presentano il libro
CAPACI DI INTENDERE E DI VOLERE
la detenzione in manicomio degli
oppositori al fascismo
di Marco Rossi, Edizioni Zero In
Condotta
sarà presente l'autore
Consultando i fascicoli del Casellario politico centrale (Cpc) in
cui sono archiviati i dati e i documenti relativi ai presunti
sovversivi ed antifascisti incorsi nella repressione poliziesca e
giudiziaria, salta agli occhi una ricorrente evidenza: centinaia di
donne e uomini, "schedati" per le loro idee e il loro agire
in contrasto con l'ordine costituito, sono stati privati della
libertà, non solo in carcere o al confino, ma dentro strutture
manicomiali.
In Italia il sistematico utilizzo del manicomio per reprimere, silenziosamente, gli oppositori e i fuori-norma era stato teorizzato nell'Ottocento dal criminologo riformista Cesare Lombroso e applicato dallo Stato liberale contro il nascente movimento operaio e contadino.
Durante il regime fascista la detenzione manicomiale venne praticata con logica totalitaria e disumana, nel tentativo di annientare le vite e le intelligenze non sottomesse, rinchiudendo e torturando i corpi delle persone libere nei lager della follia; poco importa se le loro r/esistenze durarono pochi giorni o un ventennio: tutte meritano d'essere degnamente considerate e tenute presenti come parte della rivolta contro l'insana normalità di ogni potere bio-politico.
In Italia il sistematico utilizzo del manicomio per reprimere, silenziosamente, gli oppositori e i fuori-norma era stato teorizzato nell'Ottocento dal criminologo riformista Cesare Lombroso e applicato dallo Stato liberale contro il nascente movimento operaio e contadino.
Durante il regime fascista la detenzione manicomiale venne praticata con logica totalitaria e disumana, nel tentativo di annientare le vite e le intelligenze non sottomesse, rinchiudendo e torturando i corpi delle persone libere nei lager della follia; poco importa se le loro r/esistenze durarono pochi giorni o un ventennio: tutte meritano d'essere degnamente considerate e tenute presenti come parte della rivolta contro l'insana normalità di ogni potere bio-politico.