Al link sotto trovate il programma, da scaricare, del CORSO DI AGGIORNAMENTO online PER DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO dal titolo “Il paradigma psichiatrico tra scuola e società. Medicalizzazione, controllo e perdita della dimensione educativa. Per ritornare a insegnare”.
https://artaudpisa.noblogs.org/post/2025/12/10/corso-di-aggiornamento-online-per-docenti-di-ogni-ordine-e-grado-il-paradigma-psichiatrico-tra-scuola-e-societa-medicalizzazione-controllo-e-perdita-della-dimensione-educa/
All’interno trovate le informazioni sul corso, i vari moduli e il modulo per l’iscrizione.
ORE TOTALI DEL CORSO : 18 ( 5 incontri pomeridiani di 3 ore, dal 19 febbraio al 26 marzo)
Per iscriversi al corso: link https://www.sindacatosocialedibase.org/web_formazione-s.php?id=5
oppure scrivere una mail a sindacatosocialedibase@gmail.com
“Il
paradigma psichiatrico tra scuola e società. Medicalizzazione,
controllo e perdita della dimensione educativa. Per ritornare a
insegnare”.
Dal
1999 a oggi nella totalità delle scuole italiane di ogni ordine e
grado è più che raddoppiato il numero delle studentesse e degli
studenti con disabilità. Aumentano esponenzialmente anche le
diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento. Docenti e
insegnanti si confrontano quotidianamente con un numero altissimo e
sempre più ampio di certificazioni per svantaggio socio-economico,
linguistico e culturale. Contestualmente all’incremento di diagnosi
e certificazioni aumenta, a partire proprio dall’età scolare,
l’utilizzo di psicofarmaci che minano il fisico, distorcono il
rapporto con la realtà, intossicano l’immaginario di intere
generazioni.Il fenomeno ampio e
riconosciuto della medicalizzazione della scuola e della società sta
scuotendo nello stesso tempo le fondamenta dell’insegnamento e
dell’approccio pedagogico-didattico-educativo, ponendo questioni
non risolte agli insegnanti, alle famiglie, a studentesse e studenti.
Nelle scuole il rapporto tra insegnanti e studentesse e studenti è
sempre più mediato da patti giuridici standardizzati (PEI, PDP) che
poco hanno a che fare con un approccio didattico libero, non
condizionato e veramente efficace.Il percorso di studio e di
approfondimento che presentiamo parte dai contesti territoriali,
mantenendo sempre come riferimento il sostanzioso patrimonio di dati
statistici disponibili. Ricostruisce il quadro storico e sociale del
fenomeno, a partire dal tentativo di superamento dei trattamenti
manicomiali negli anni ’60 e ’70, e con un’attenzione costante
ai segni attuali e persistenti dell’abuso delle pratiche
psichiatriche (TSO, contenzione, elettroshock, obbligo di cura).
Propone un lavoro didattico basato sul confronto tra partecipanti e
differenti punti di vista di attivisti, operatori scolastici e
sanitari, educatori, scrittori, ricercatori, saggisti, persone che
hanno provato gli eccessi della medicalizzazione volontaria o forzata
sulla loro pelle. Indica possibili strade da percorrere per un
approccio consapevole al confronto intergenerazionale, che metta al
centro la relazione, il dialogo, l’ascolto.
Collettivo
antipsichiatrico Antonin
Artaud