COMUNICATO SOLIDARIETA' per il COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO ANTONIN ARTAUD
COMUNICATO
SOLIDARIETA' per il COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO ANTONIN ARTAUD
Due compagni del Collettivo
Antipsichiatrico Antonin Artaud avranno un processo per violenza privata,
perché accusati di aver minacciato una persona.
Questa persona si è rivolta a noi tramite telefono, ed è venuta una volta
allo sportello d’ascolto, per avere un aiuto per uscire dalle maglie della
psichiatria e per una certificazione, in modo da non avere un TSO, da
presentare al medico della medicina del lavoro. Una volta presentatasi al
colloquio con il medico è stata convinta da questi che noi non stavamo agendo
nella legalità. Non è stato più possibile parlare in modo calmo e pacifico con
questa persona, che non ha voluto più ascoltarci e senza avere prove reali nei
nostri confronti ci ha denunciati.
Abbiamo
un telefono cellulare dedicato alle persone che hanno la necessità di
contattarci in caso di emergenza psichiatrica o semplicemente per confrontarsi,
avere dei consigli o essere ascoltate. Il
sostegno diretto alle persone che ci contattano, tramite lo sportello, è azione di
informazione riguardo ai trattamenti in corso, le loro conseguenze e i loro
effetti collaterali, unita spesso alla denuncia degli abusi ai diritti dei
pazienti stando alle poche garanzie che la Legge Basaglia prevede.
Da anni il
nostro impegno consiste nell’osservazione
e nell’analisi del ruolo sempre più ingombrante che la psichiatria si vede
riconoscere all’interno della società, ponendo particolare attenzione alle
modalità e ai meccanismi attraverso i quali essa si espande sempre più
capillarmente e trasversalmente.
La nostra battaglia, per la difesa dei diritti umani all'interno
dell'istituzione psichiatrica, andrà avanti e continueremo a lottare contro tutte quelle forme
coercitive della
psichiatria come
il TSO (trattamento sanitario obbligatorio), e per l’immediata chiusura delle REMS (Residenze Esecuzione Misure di
Sicurezza).
Alla fine del mese di maggio di quest’anno partirà il processo che
ci vede imputati, è probabile che il PM cercherà di mettere in discussione le
pratiche politiche e sociali antipsichiatriche che hanno contraddistinto il
collettivo Artaud sul territorio. Chiediamo la solidarietà di tutti i
collettivi, i gruppi, i Telefoni Viola e le persone che da anni, come noi,
portano avanti le stesse istanze di libertà.
Il Collettivo Antipsichiatrico
Antonin Artaud – Pisa