Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista " della mente ma siamo tutte persone
interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull'intero corpo sociale.
Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate
a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società.
E' arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le
pratiche psichiatriche e di smascherare l'interesse economico che si cela dietro
l'invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.
Ci proponiamo di fornire:
- un aiuto legale
- informazione sui farmaci e sui loro effetti
collaterali
- denunciare le violenze e gli abusi della psichiatria
Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgano
tutti i martedì alle 21:30 c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a PISA
per info : antipsichiatriapisa@inventati.org
3357002669
attivo il nuovo sito del collettivo
www.artaudpisa.noblogs.org
venerdì 28 dicembre 2018
mercoledì 26 dicembre 2018
LINK INTERVISTA su RADIO WOMBAT a SEBASTIANO ORTU su “DIVIETO D’INFANZIA”
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org www.artaudpisa.noblogs.org 335 7002669 Via San Lorenzo 38 56100 Pisa
Pubblicato da Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud alle 10:15
giovedì 20 dicembre 2018
dal Collettivo SenzaNumero di Roma: un GIOVEDì di DICEMBRE-TESTIMONIANZA di una CONTENZIONE
UN GIOVEDÌ DI DICEMBRE
"Con il nuovo servizio psichiatrico restituiamo alle persone con fragilità mentali un luogo di cure adeguato rispettoso delle necessità, oltre che della dignità dei pazienti."
Questo è quello che il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti dichiarava lo scorso 22 febbraio, inaugurando l'attesa riapertura del SPDC (Servizio di Prevenzione Diagnosi e Cura) dell'Ospedale San Giovanni Addolorata.
Capita invece che, in un grigio giovedì di dicembre, alcuni di noi si rechino nel suddetto reparto a trovare un caro amico, ricoverato in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio dalla domenica precedente. Ebbene entriamo nella stanza da lui occupata e lo troviamo legato al letto e profondamente sedato. Alla domanda “Da quanto stai legato al letto?” segue la risposta “Da domenica, da quando sono arrivato”.
Circa 84 ore. Il nostro pensiero corre a Franco Mastrogiovanni, morto in regime di contenzione dopo 82 ore.
Ci si precipita dai medici chiedendo con calma spiegazioni e veniamo mandati dal primario. Il medico risponde alle domande invitandoci a gran voce ad uscire dal reparto e ordina, letteralmente, a medici e infermieri di fare altrettanto, dopo aver constatato, suo malgrado, che eravamo stati testimoni delle condizioni nelle quali veniva tenuto il nostro amico. Veniamo allontanati, tra urla e provocazioni, e decidiamo di uscire dal reparto soltanto per parlare con un parente nel frattempo sopraggiunto.
Nessuno dei medici presenti è stato in grado di motivarci il perché di quel trattamento inumano, non giustificato né giustificabile da nessun criterio medico.
Dal canto nostro, non vediamo nella psichiatria né tanto meno nel Trattamento Sanitario Obbligatorio uno strumento di cura e quanto e’ accaduto, sotto ai nostri occhi, accade tutti i giorni negli ospedali e nelle cliniche specializzate in trattamenti psichiatrici. Sedare, legare, rinchiudere e ammansire non sono strumenti di cura, piuttosto di contenimento, allontanamento e repressione.
Nessuna attenzione per la sofferenza: negazione sistematica del vissuto individuale. Non c’è ascolto, quindi nessuna reale presa in carico di un problema o di un grido di aiuto.
La persona, considerata patologica, viene inserita in reparti sicuri, inutili e spogli, etichettata a causa di sintomi e comportamenti nonché espropriata della propria personalità. Il personale medico e infermieristico, forte del suo ruolo di normalizzatore e del potere sulla persona che da esso ne deriva, ne azzera le coscienze, ne annulla i desideri e la rende schiava di psicofarmaci di cui, la stessa scienza, ammette la dannosità nell’uso a lungo termine.
Il TSO, sempre più di frequente, diventa il primo passo coatto per assicurare “clienti” all’industria farmacologica. Il trattamento consisterà nell’intervenire chimicamente sul sintomo ignorandone la causa e mettendo le basi, quindi, per future ricadute nella sofferenza. A chi non accetta le cure gli saranno imposte attraverso la contenzione e l’iniezione a lento rilascio.
E’ allarmante osservare quanto il numero di TSO sia in crescita, di anno in anno.
Siamo convinti e convinte che fare i conti con ritmi sempre più frenetici, competitivi e alienanti possa condurre a momenti di crisi e/o di netto rifiuto della realtà. Una fuga dalla violenza del dover stare sempre al passo con i tempi, per sentirsi parte di qualcosa, riconoscersi in un ruolo socialmente accettato.
Ciò nonostante rifiutiamo con forza la speculazione sulle persone e i loro corpi, e il pregiudizio che giustifica la sopraffazione e la violenza della così detta “Prevenzione Diagnosi e Cura”.
Collettivo “Senzanumero” - Roma
senzanumero@autistici.org / senzanumero.noblogs.org
Pubblicato da Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud alle 19:24
martedì 18 dicembre 2018
LINK INTERVISTA su RADIO WOMBAT a CHIARA GAZZOLA su "DIVIETO D'INFANZIA"
https://wombat.noblogs.org/2018/12/18/stampa-rassegnata-047-10-16dic/
QUESTO è il link per sentire la prima parte dell'intervista fatta a
Radio Wombat, come collettivo Artaud, insieme a Chiara Gazzola che ci
parla del libro "Divieto d’Infanzia. Psichiatria, controllo, profitto”
BFS edizioni.
Con Chiara Gazzola, autrice di "DIVIETO DI INFANZIA", abbiamo parlato di
psichiatrizzazione e medicalizzazione infantile; dei moltissimi dubbi
sull'uso dilagante di psicofarmaci e piani farmacologici anche in
tenerissima età e del rapporto sempre più angosciante tra etichette
patologiche ed esigenze di controllo scolastico, organizzazione di
gruppi, management delle comunità educative.
Sul finale una breve anticipazione della prossima puntata ancora dedicata al tema con Sebastiano Ortu coautore dell'ultima edizione aggiornata.
il Link è quello della puntata 047 10-16dic. della trasmissione “Stampa Rassegnata”
(Ascolta la Diretta Lun. 15.30 Repliche Merc. 23.59 Gio. 8.30 AM 1359)
https://wombat.noblogs.org/2018/12/18/stampa-rassegnata-047-10-16dic/
il collettivo Artaud
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 335 7002669 Via San Lorenzo 38 56100 Pisa
Pubblicato da Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud alle 16:30
lunedì 17 dicembre 2018
articolo su “DIVIETO D’INFANZIA. PSICHIATRIA, CONTROLLO, PROFITTO”
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 335 7002669
Pubblicato da Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud alle 19:08