"Quell'antico vizio di legare i malati" di Beatrice Montini
Prima della battaglia per far chiudere i manicomi (che poi portò all’approvazione della legge 180 nel 1978), Franco Basaglia aveva combattuto contro la contenzione meccanica delle persone con problemi psichiatrici. Tuttavia la pratica di legare al letto le persone, ancora oggi, avviene praticamente in tutti gli Spdc italiani. Solo in 15 su 329 non si attua. La contenzione si usa anche sugli anziani nelle Rsa e sui pazienti ritenuti troppo “agitati” negli ospedali.
“È la cosa più facile da fare, viene ritenuta normale anche se è abominevole, ma le alternative ci sono e funzionano”, ci dicono dal collettivo Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa, che da anni denuncia i maltrattamenti nel sistema psichiatrico italiano. “Durante il processo per gli abusi contro i degenti della Stella Maris – ci spiegano sempre dal Collettivo – è stato raccontato, come se fosse una cosa normale, che quando qualcuno degli ospiti diventava particolarmente ingestibile veniva giocata la carta del tappeto contenitivo: il paziente viene immobilizzato e arrotolato dentro un tappeto. In quel caso, ha raccontato un testimone al processo, i tappeti venivano addirittura portati da casa o comprati all’Ikea”.
Il processo per i maltrattamenti alla Stella Maris è ancora in corso. Segnaliamo infine la trasmissione “Diario di Città” della nostra Emanuela Bavazzano [Novaradio https://bit.ly/3MkOe0W]. Nella puntata del 9 luglio scorso intitolata
“Il pericolo della cura” potete ascoltare l’intervento di Sondra, madre di Mattia Giordani, vittima dei maltrattamenti perpetrati nella struttura Stella Maris, e un approfondimento sulla medicalizzazione in ambito scolastico con il sociologo Luca Negrogno e con un insegnante di sostegno e membro del collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud.