volaantino/comunicato INIZIATIVA su OPG/REMS a CASTIGLIONE delle STIVIERE ven 1 Aprile
VENERDI' 1 APRILE a CASTIGLIONE DELLE STIVIERE(MN)
c/o Circolo Culturale Arci Dallò in Piazza Ugo Dallò, 4
alle ore 19 APERICENA,anche vegan
alle ore 20:30 INCONTRO PUBBLICO
“SUPERAMENTO DELL’OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO”
SITUAZIONE ATTUALE e PROSPETTIVE FUTURE TRA IMMAGINI E REALTA' TRA LIMITI,CONTRADDIZIONI e CRITICITA’.PROPOSTE PRATICHE PER LIBERARSI REALMENTE DA STRUTTURE e LOGICHE MANICOMIALI
a seguire DIBATTITO APERTO
c/o Circolo Culturale Arci Dallò in Piazza Ugo Dallò, 4
alle ore 19 APERICENA,anche vegan
alle ore 20:30 INCONTRO PUBBLICO
“SUPERAMENTO DELL’OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO”
SITUAZIONE ATTUALE e PROSPETTIVE FUTURE TRA IMMAGINI E REALTA' TRA LIMITI,CONTRADDIZIONI e CRITICITA’.PROPOSTE PRATICHE PER LIBERARSI REALMENTE DA STRUTTURE e LOGICHE MANICOMIALI
a seguire DIBATTITO APERTO
IL
MITO DELLA CHIUSURA DEI MANICOMI
La Legge n°81 dispone al 31 marzo 2015 il termine per la chiusura degli OPG(Ospedali Psichiatrici Giudiziari) e la conseguente entrata in funzione delle REMS (Residenze per l’Esecuzione Misure Sicurezza). Attualmente in Italia gli OPG ancora aperti,sono cinque e si trovano ad Aversa,Barcellona Pozzo di Gotto,Montelupo Fiorentino,Reggio Emilia e . CASTIGLIONE DELLE STIVIERE,
La Legge n°81 dispone al 31 marzo 2015 il termine per la chiusura degli OPG(Ospedali Psichiatrici Giudiziari) e la conseguente entrata in funzione delle REMS (Residenze per l’Esecuzione Misure Sicurezza). Attualmente in Italia gli OPG ancora aperti,sono cinque e si trovano ad Aversa,Barcellona Pozzo di Gotto,Montelupo Fiorentino,Reggio Emilia e . CASTIGLIONE DELLE STIVIERE,
nel quale è solo
cambiata la targa all’ingresso del neo-manicomio.
Ad oggi, in questi veri e propri
manicomi criminali, ci sono rinchiuse circa 150 persone.
A inizio ottobre 2015
sono 109 le persone internate che hanno fatto ricorso per detenzione
illegittima, cioè per sequestro di persona, visto che gli OPG sono
ancora aperti e funzionanti.
A Reggio Emilia sono 24 le istanze per detenzione illegittima, quasi la totalità dell'istituto se si considera che i pazienti in totale sono 27. 58 sono i ricorsi dall' OPG di Montelupo Fiorentino e 27 da quello di Barcellona Pozzo di Gotto.455 sono invece gli internati detenuti nelle 22 REMS attive in alcune regioni, di cui 25 donne. La popolazione complessivamente detenuta in misura di sicurezza detentiva è di 670 persone, mentre non è noto quante siano le persone destinatarie di una misura di sicurezza non detentiva (“libertà vigilata” che comporta l’obbligo di frequentare strutture residenziali,centri diurni e ambulatoriali e il rispetto di restrizioni che limitano la libertà di movimento,”libertà vigilata” troppo spesso richiesta dai servizi psichiatrici territoriali e dai responsabili dell’OPG/ REMS).
A Reggio Emilia sono 24 le istanze per detenzione illegittima, quasi la totalità dell'istituto se si considera che i pazienti in totale sono 27. 58 sono i ricorsi dall' OPG di Montelupo Fiorentino e 27 da quello di Barcellona Pozzo di Gotto.455 sono invece gli internati detenuti nelle 22 REMS attive in alcune regioni, di cui 25 donne. La popolazione complessivamente detenuta in misura di sicurezza detentiva è di 670 persone, mentre non è noto quante siano le persone destinatarie di una misura di sicurezza non detentiva (“libertà vigilata” che comporta l’obbligo di frequentare strutture residenziali,centri diurni e ambulatoriali e il rispetto di restrizioni che limitano la libertà di movimento,”libertà vigilata” troppo spesso richiesta dai servizi psichiatrici territoriali e dai responsabili dell’OPG/ REMS).
A Castiglione delle Stiviere, dove sono internate 223 persone di cui 40 donne, il 31.3.2015 si è trasformata magicamente da OPG a REMS,ma sostanzialmente la vita delle persone recluse è la stessa di prima. Infatti non sarà una nuova targa all’ingresso del manicomio (sistema polimodulare Rems provvisorie) o una ridenominazione delle strutture a modificare sostanzialmente la vita dei soggetti reclusi in questi luoghi di sofferenza dove la sottomissione dell’individuo alle denigranti regole del manicomio sono obiettivi terapeutici… ma solo per chi li impone o li fa diligentemente rispettare.Numerose sono le restrizioni di natura carceraria dettate per “motivi di sicurezza” incomprensibili e denigranti a cui sono quotidianamente sottoposti i reclusi, tra cui le perquisizioni che si verificano al rientro in “reparto” dopo un incontro con familiari/amici e la non possibilità di usufruire liberamente di un telefono, oltre alla totale assenza di predisposizione del personale a fornire un concreto supporto emotivo sulla base di un necessario ascolto e una reale comunicazione con la persona ormai da tempo declassata come “malata mentale”.
Nelle REMS la durata della misura di
sicurezza non potrà essere superiore a quella della pena carceraria
corrispondente al medesimo reato compiuto: ci preoccupiamo, pertanto,
del fatto che le persone che hanno già scontato in OPG tale pena non
finiscano nelle REMS, ma vengano liberati subito e senza condizioni.
Infatti la normativa in vigore effettua questa equiparazione solo per
la misura di sicurezza detentiva ma questo non vale per quelle
persone che hanno la libertà vigilata con affidamento ai servizi di
salute mentale che possono ancora oggi estendersi all’infinito.
La Legge 81/2014 mantenendo inalterato il concetto di pericolosità sociale, non cambia l'essenza della modalità di risoluzione della questione. Per abolire realmente gli OPG bisogna non riproporre i criteri e i modelli di custodia e occorre metter mano a una riforma degli articoli del codice penale e di procedura penale che si riferiscono ai concetti di pericolosità sociale del “folle reo, di incapacità e di non imputabilità”,che determinano il percorso di invio agli OPG.
Chiudere i manicomi
criminali senza cambiare la legge che li sostiene vuol dire creare
nuove strutture, forse più accoglienti, ma all’interno delle quali
finirebbero sempre rinchiuse persone giudicate incapaci d’intendere
e volere. La questione non è solo la chiusura di questi posti:
non si tratta solo di chiudere una scatola, per aprirne tante altre
più piccole. Il problema è superare il modello di internamento, è
non riproporre gli stessi meccanismi e gli stessi dispositivi
manicomiali. Il problema non è se sono grossi o piccoli, il problema
è che cosa sono. Il manicomio non è solo una questione di dove lo
fai, se c’è l’idea della persona come soggetto pericoloso che va
isolato, dovunque lo sistemi sarà sempre un manicomio.
Proposte pratiche
per un reale superamento di vecchi e nuovi manicomi
- leggi il
comunicato:
”Siamo tutti
socialmente pericolosi” pubblicato sul sito
www.telefonoviola.org
Telefono Viola
Piacenza,Bergamo e Reggio Emilia
Collettivo
antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa
Collettivo
antipsichiatrico CAMAP -Brescia
Marzo 2016 - per
contatti: antipsichiatriapc@autistici.org