Collettivo Antipsichiatrico Artaud

A Pisa è nato il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud contro gli usi ed abusi della psichiatria.
Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista " della mente ma siamo tutte persone
interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull'intero corpo sociale.
Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate
a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società.
E' arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le
pratiche psichiatriche e di smascherare l'interesse economico che si cela dietro
l'invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.
Ci proponiamo di fornire:
- un aiuto legale
- informazione sui farmaci e sui loro effetti
collaterali
- denunciare le violenze e gli abusi della psichiatria

Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgano
tutti i martedì alle 21:30 c/o lo Spazio Antagonista Newroz in via Garibaldi 72 a PISA
per info : antipsichiatriapisa@inventati.org
3357002669

attivo il nuovo sito del collettivo
www.artaudpisa.noblogs.org

venerdì 7 novembre 2025

CREARE una ASSEMBLEA PERMANENTE dei PAZIENTI PSICHIATRICI

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo…


Vorrei mi aiutaste a pubblicizzare la proposta di creare una "Assemblea Permanente dei Pazienti Psichiatrici". Chi fosse interessato a sostenere e partecipare a questa assemblea può scrivere a:cantodellesirene@gmail.com

Mi chiamo Luigi Gallini e sono nato nel 1964. Sono in trattamento psichiatrico da circa 40 anni. Da 5 anni compiuti sono internato all'ergastolo bianco, ovvero in stato libertà vigilata senza limite massimo di privazione della libertà. Ho iniziato da settembre scorso il 6° anno di internamento. Attualmente sono recluso agli arresti domiciliari presso una "Struttura Psichiatrica Residenziale a Media Intensità" del Torinese.

Dal 2005 partecipo ad attività anti-psichiatriche legate al mutevole contesto dei diversi movimenti spontanei dei pazienti psichiatrici che si sono succeduti in italia: "No Pazzia", "Osservatorio Italiano Salute Mentale" e "Torino Mad Pride".

Non sono sempre stato giudicato dalla società un pericolosissimo "pazzo criminale" come da 6 anni a questa parte.

Ho 23 anni di scolarizzazione: sono in possesso di una maturità tecnica agraria, una scuola estiva per tecnico e dirigente di società cooperative, una laurea magistrale in scienze della terra, un dottorato in chimica e mineralogia del suolo e una sorta di post-dottorato all'italiana in geo-microbiologia svolto presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Da 2 anni seguo il corso di laurea in Scienze Politiche e Sociali presso il polo carcerario dell'università degli studi di Torino. Dal 1999 al 2021 vita ho insegnato nelle scuole secondarie della provincia di Torino Matematica,
Geometria, Chimica, Biologia, Scienze Naturali e Geografia Astronomica; sia come titolare di cattedra sia come insegnante di sostegno. Sono autore di una dozzina di pubblicazioni scientifiche e ho firmato il testo autobiografico: "Socialmente Pericoloso. La triste ma vera storia di un
ergastolo bianco", edito dalla Contrabbandiera Editrice per conto del Collettivo Informacarcere del Centro Evangelico Valdese di Firenze.

Scrivo questo appello in quanto vorrei il vostro aiuto per trovare un gruppetto di internati psichiatrici decisi ad impegnarsi in un collettivo focalizzato a svolgere attività politiche e sociali. In particolare, a lavorare per creare le basi di una ampia "Assemblea Permanente dei Pazienti Psichiatrici", autonoma e indipendente dai poteri economici e politici.

Attualmente, dal panorama associativo italiano, sono assenti le organizzazioni indipendenti  di pazienti psichiatrici. Le uniche associazioni di pazienti psichiatrici che esistono, sono emanazioni di
interessi politici ed economici forti e sono gestite da fondazioni bancarie o dalle Aziende Sanitarie Locali.

Gli obiettivi dell'Assemblea Permanente dei Pazienti Psichiatrici per la quale cerco collaboratori, sono molteplici, ma fondamentalmente il suo scopo sarebbe quello di costituire una struttura associativa atta a rappresentare politicamente, e a difendere in modo corporativo, i diritti dei pazienti psichiatrici; atta a rappresentare socialmente e politicamente la voce dei pazienti psichiatrici in modo indipendente dalle Banche e dalle Aziende Sanitarie Locali.

Attualmente, in questo progetto sono solo. Se fosse possibile, vorrei il vostro aiuto per poter raggiungere e contattare altri internati psichiatrici, come me interessati a lavorare ad un progetto di associazione nazionale.

Chi fosse interessato ad aiutare a far nascere una Assemblea Permanente dei Pazienti Psichiatrici, può scrivere a: cantodellesirene@gmail.com.

Grato dell'attenzione fin qui dimostrata e confidando in un vostro gentile riscontro, vi porgo i miei migliori auguri di buona prosecuzione di tutte le vostre attività.

Con preghiera di diffusione,

Luigi Gallini

Link per ascoltare intervista a radio Onda D’Urto con il commento sulla sentenza del processo per il maltrattamenti

 


https://www.radiondadurto.org/2025/11/06/pisa-maltrattamenti-e-abusi-su-persone-autistiche-10-condanne-alla-stella-maris-assolti-i-vertici/

Questo è il link per ascoltare l’intervista che abbiamo fatto, come collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud, a radio Onda D’Urto per commentare la sentenza di primo grado del processo sui maltrattamenti alla Stella Maris. Abbiamo approfondito anche altri aspetti: la lotta antipsichiatrica, l’orizzonte e il significato sociale di una sentenza del genere.

PISA: MALTRATTAMENTI E ABUSI SU PERSONE AUTISTICHE. 10 CONDANNE ALLA STELLA MARIS, ASSOLTI I VERTICI

Martedì 4 novembre si è concluso il processo di primo grado in merito all’inchiesta che vedeva imputata la Fondazione Stella Maris per i maltrattamenti e gli abusi subiti dagli utenti ospitati nella struttura per persone autistiche a Montalto di Fauglia (PI). 15 le persone coinvolte, tra operatori e figure apicali della  Fondazione.

Il Tribunale di Pisa – presieduto dalla giudice monocratica Susanna Messina – ha condannato 10 tra operatori e operatrici, ma assolto i vertici della Fondazione.

Un esito che ha lasciato l’amaro in bocca, soprattutto alle famiglie delle persone che hanno subito abusi e maltrattamenti, e che arriva dopo un lunghissimo proccesso iniziato a seguito della denuncia dei genitori di un assistito e alla conseguente introduzione di telecamere, da parte delle forze dell’ordine, all’interno della struttura. Riprese che alzeranno poi il velo sugli abusi e i maltrattamenti a lungo sospettati da alcuni famigliari, facendo emergere pratiche contenitive inaccettabili, come il tappeto contenitivo, e dando il via all’inchiesta.

In occasione dell’udienza, il Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud ha organizzato il 22esimo presidio solidale davanti al Tribunale di Pisa, in sostegno e solidarietà alle famiglie delle vittime dei maltrattamenti”.

Per il collettivo l’obiettivo è offrire una supporto solidale a chi ha attraversato questa vicenda dolorosa, ma anche mantenere alta l’attenzione sia sui meccanismi e le dinamiche che regolano queste strutture psichiatriche – vere e proprie “istituzioni totali“, al pari di carceri e Cpr, finanziate da fondi pubblici – sia sul fenomeno della “psichiatrizzazione sociale, che avanza un po’ ovunque nel silenzio generale”.

giovedì 6 novembre 2025

link per ascoltare intervista a Radio BlackOut con il commento alla sentenza sul processo Stella Maris

 

https://radioblackout.org/2025/10/maltattamenti-stella-maris-mite-decisione-del-tribunale-di-pisa-chiude-il-primo-grado-del-piu-grande-processo-italiano

Maltrattamenti Stella Maris: mite decisione del tribunale di Pisa chiude il primo grado del più grande processo italiano per abusi su ragazzi autistici.

Sopra il link per ascoltare l'intervista che, come collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud abbiamo fatto a radio BlackOut partendo da un resoconto del processo per i maltrattamenti nella struttura della Stella Maris – reputata un’eccellenza del settore sanitario toscano – arrivando a parlare di strumenti di contenimento fisico e farmacologico all’interno dei luoghi di contenimento.

280 gli episodi di maltrattamento in soli 4 mesi. 7 anni di processi e una decisione in primo grado che condanna solamente gli operatori, lasciando cadere ogni responsabilità per medici e dirigenti ai vertici della struttura.

In parallelo al processo per maltrattamenti presso il Tribunale di Firenze si è tenuta la sentenza d’Appello per la morte di Mattia Giordani che ha confermato, come in primo grado, l'assoluzione della dottoressa imputata. Mattia ha perso la vita nel 2018 dopo un soffocamento, dovuto probabilmente al prolungato ed eccessivo uso di psicofarmaci.

Osservare e raccontare cosa accade nei luoghi di limitazione o privazione della libertà, è l’unica via per evitare abusi e maltrattamenti .

Collettivo Antipsichiatrico "Antonin Artaud" Pisa - 2007 antipsichiatriapisa@inventati.org